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Responsabilità sociale


Perché e come collaborare con l’ Associazione Onlus

“Ylenia e gli amici speciali” 

Perché?

La responsabilità sociale è sempre più una realtà che le imprese italiane stanno facendo propria.

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LO ZAINO DI EMMA

Siblings

Perché abbiamo sentito il bisogno di un progetto come questo?

La nostra è una associazione di famiglie, di genitori di figli con disabilità intellettiva e relazionale. Le nostre attività sono rivolte a giovani dai 18 anni di età, ovvero quando si sta per concludere il percorso scolastico e si precipita nel vuoto cosmico rappresentato ancora oggi da una società non inclusiva.

La grande angoscia di tutti i genitori è quella del futuro dei loro figli più fragili quando non ci saranno più. Ma c’è anche la preoccupazione per gli ‘altri figli’ e la preoccupazione di questi stessi figli, fratelli e sorelle. Spesso, questi fratelli e sorelle si sentono in colpa per non poter fare di più o per avere delle opportunità che al loro fratello sono negate.

Hanno paura del futuro e si chiedono chi si prenderà cura di lui o lei quando i genitori non ci saranno più.

Non solo. A volte patiscono la sensazione di "invisibilità": L'attenzione dei genitori, per forza di cose, è spesso assorbita dalle necessità del figlio o della figlia con disabilità. Questo li può far sentire ignorati, con i loro bisogni e le loro inquietudini che a volte passano inosservati.

Ecco, abbiamo voluto prenderci cura di questi aspetti perché nessun genitore vorrebbe mai procurare alcun dolore o preoccupazione a nessun figlio.

Partendo da questo presupposto, abbiamo riconosciuto che la sfida di crescere un figlio con disabilità non riguarda solo i genitori, ma si estende in modo profondo ai fratelli e alle sorelle, che spesso affrontano ansie e preoccupazioni in solitudine.

Ecco perché il cuore del nostro progetto è la creazione di una comunità per il mutuo aiuto, che sollevi i siblings da vissuti come responsabilità di occuparsi da soli dei propri cari con disabilità.

La Chiesa Valdese ancora una volta ha accolto il nostro bisogno e ci è accanto finanziando il progetto.

Non si tratta solo di offrire un servizio, ma di costruire una rete di supporto in cui si condividono le esperienze: un luogo dove non c'è bisogno di spiegare la propria situazione, perché chi ti ascolta la vive in prima persona.

La comunità diventa uno spazio per riconoscere e valorizzare le qualità uniche che questa esperienza ha sviluppato: l'empatia, la resilienza e la capacità di vedere il mondo con occhi diversi.

Il progetto è condotto da due psicologhe psicoterapeute attraverso incontri in gruppo di discussione e pranzi organizzati tra siblings e rispettivi fratelli e sorelle nei rispettivi gruppi di convivenza: autonomi incontri per sperimentare insieme l’occasione di ricevere in casa i fratelli e le sorelle e cucinare per loro. L’occasione di un incontro ristretto tra i siblings dei ragazzi che sono nello specifico gruppo, per conoscersi un po’ più da vicino.

Il nostro obiettivo è trasformare una storia di silenzi e preoccupazioni in un racconto di condivisione e forza.

Vogliamo che i fratelli e le sorelle di persone con disabilità abbiano un luogo dove le loro voci non solo vengono ascoltate, ma diventino la base per un supporto reciproco e duraturo.

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