YAS: sempre più un modello riconoscibile. Tanti nuovi soci in arrivo!

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Si allarga la famiglia YAS

Con l’accreditamento dell’associazione al Registro unico Cittadino – R.U.C. – per i municipi Roma IX, XI, XII e XIII,  YAS è sempre più spesso riconosciuta come un’organizzazione competente per i progetti per il “dopo di noi”. Diverse famiglie si sono infatti rivolte all’associazione per questo. Ci sembra di capire che YAS sa rintracciare l’esigenza di quelle famiglie che vogliono essere ascoltate dai servizi, che la loro preoccupazione per il futuro è presa in considerazione nella progettazione e nella gestione del servizio.
Sono più di 10 le nuove famiglie che negli ultimi mesi hanno preso a partecipare ai progetti e ai servizi dell’associazione, quindi al teatro, ai laboratori di convivenza e alla redazione del blog, anche in attesa dei finanziamenti per i progetti “del dopo di noi”. Si tratta di una novità importante per il gruppo storico dell’associazione, che si ritrova con persone che non sono n’è amiche n’è nemiche, ma persone estranee da conoscere e con cui scambiare idee, progetti e desideri. Ciò suscita emozioni diverse nel gruppo storico di ragazzi. Un misto di interesse e paura.

 

New entry nella redazione blog
Novità importante è l’arrivo nella redazione di una coppia di persone con disabilità per cui il progetto “dopo di noi” ha superato da diverso tempo la fase della palestra di autonomia, divenendo un progetto di abitazione e convivenza stabile. Si tratta di una coppia di persone sposate, entrambi lavoratori e che vivono insieme e che, nel complesso, hanno raggiunto un livello di autonomia e “normalità” importante e per alcuni invidiabile. 
Da una parte per loro la pandemia ha significato vivere un grave isolamento. si rivolgono infatti a YAS per la loro esigenza di socializzare con altri. Da un’altra parte si tratta di persone molto competenti a vari livelli, che cercano contesti che valorizzano lo loro competenze, anziché cercare operatori che li assistano o il controllino. Questi si presentano non solo alla redazione ma anche ad altri contesti come un esempio da prendere a modello: un esempio vivente che la disabilità non sempre toglie la possibilità di scegliere con chi vivere e abitare. Negli incontri di redazione ci raccontano di avere numerosi interessi, tra cui il canto, la scrittura e il teatro e che gli andrebbe di mettere tali interessi in gioco con il gruppo YAS.
L’ingresso di questa coppia ha suscitato emozioni contrastanti nel gruppo. Da una parte è emersa la paura di non farcela a raggiungere quel livello. Questo specialmente da parte di chi sente che tali risultati sono impossibili da raggiungere, oppure da parte di chi sente che non riuscirà ad avere un marito / moglie o un fidanzato / fidanzata con cui andare a vivere insieme. E’ infatti interessante che nonostante ci sia l’interesse a conoscere la loro storia, non siamo ancora riusciti a farcela raccontare proprio per le complesse emozioni che la loro stessa storia suscita. Ad oggi stiamo provando a ripensare alla frustrazione che genera l’idea di non farcela. Ci sembra comunque un punto molto importante.

 

31casette romane è realizzato con i fondi dell’8×1000 della Chiesa Valdese

 

 

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