Crowdfunding 31 casette romane – Un dispositivo per il cohousing delle persone con disabilità

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Dopo l’esperienza fatta dal 2016 al 2019 con il progetto “Casetta 31” siamo pronti ad estendere il know how acquisito e farne un modello innovativo per l’abitare rivolto a tutte le persone che hanno una fragilità. Abitare non è solo una questione di muri, di metri quadrati o di posti letto, ma è anche e soprattutto una questione di convivenza. Creare dei gruppi, cioè delle vere e proprie famiglie allargate, ci sembra il miglior modo di occuparci fin da ora di quel problema che tendiamo a chiamare “Il dopo di noi”.
Chiediamo un contributo per continuare a progettare e studiare sistemi e soluzioni abitative degne e definitive per i ragazzi (e le loro famiglie) che via via saranno pronti a vivere senza i propri genitori. Il modello a cui puntiamo è quello di una serie di casette a non molta distanza l’una dall’altra e connesse tra di loro per quartiere, amicizie, attività e interessi comuni. 31 casette basteranno? Il tuo contributo, insieme a quello di tanti altri, può fare la differenza. Partecipa al crowdfunding.
Qual è la nostra esperienza con l’abitare?

La nostra esperienza: Sin dalla costituzione dell’associazione abbiamo sentito il bisogno di  sperimentare processi di autonomia personali e sociali per ragazzi con disabilità, consolidando percorsi relazionali, alleggerendo e sostenendo al contempo genitori e famiglie. Un vero e proprio progetto di housing era in cantiere da molti anni, ma i lavori sono potuti iniziare solo alla fine del 2016, grazie al contributo dell’8 x1000 della Tavola Valdese e di alcuni finanziatori privati. Più di 15 ragazzi hanno così potuto iniziare a sperimentarsi in numerosi week end di autonomia, cioè in un primo distacco dai propri genitori. Dal 2016 e per due anni abbiamo affittato un appartamento a Roma in zona Casetta Mattei.  Si è trattata di un’importante esperienza di vita per genitori, ragazzi e operatori, tramite cui ci siamo confrontati con i nostri limiti, con la costruzione di regole di convivenza e di gruppo, con il rapporto con l’altro sesso, simpatie ed antipatie e con i rapporti di potere, cioè con tutte quelle questioni di vita quotidiana che riguardano tutti, ma che le persone con disabilità riescono a sperimentare solo quando iniziano ad uscire di casa. Dal 2018 abbiamo traslocato in un appartamento più grande, in zona Portuense sempre a Roma, con l’idea di iniziare delle settimane di autonomia.

Il nostro modello di housing : Nel nostro modello di housing per le persone con disabilità, le casette sono un luogo di aggregazione sociale in rete con altre realtà organizzative e professionali di eccellenza, in quanto pensiamo che la loro vita debba essere ricca e soddisfacente. Abbiamo per questo costruito una rete di rapporti con altre organizzazioni e professionisti del settore, reti di conoscenza, di scambio e di cooperazione. Una vera unione di forze, una collaborazione con una molteplicità di figure professionali, al fine di offrire servizi più efficaci rispetto alla complessità crescente dei bisogni sociali e familiari. Per questo, in partnership con l’associazione Pomerium Onlus , una volta a settimana trasformiamo la casetta in una redazione giornalistica, producendo il blog ‘Casetta 31’, nell’ambito del quale, in collaborazione con Veronica Frizzo, fumettista e docente presso la Scuola Romana di Fumetti, abbiamo realizzato il fumetto “Mamma, vado a vivere da solo!” , che parla dell’esperienza di chi muove i primi passi fuori casa. L’idea è nata dall’interesse dei ragazzi di YAS per la creazione di storie, la lettura dei fumetti e la visione di film con i supereroi, ovvero il bisogno di avere miti in cui identificarsi e credere in se stessi. Questo gruppo di super eroi speciali ci aiuta a risolvere i dubbi, le paure, gli interrogativi che l’andare a vivere da soli comporta. In partnership con l’ Associazione Con gli Altri utilizziamo invece l’appartamento per fare un corso di cucina e il servizio di “catering solidale”.

 

Quali traguardi perseguiamo?

Le attività della nostra associazione sono molteplici. Ma con questo crowdfunding vogliamo sostenere alcuni obiettivi specifici riguardanti il tema dell’housing.

Utilizzo delle legge 112/2016 sul “Dopo di noi” : Attraverso la sperimentazione di percorsi di autonomia e vita indipendente, ci proponiamo di consentire a tutte le persone con disabilità interessate di avviare un percorso e sostenere un progressivo distacco dalla famiglia di origine, e di fornire il giusto supporto e l’adeguata informazione affinché possa realizzarsi un percorso di presa in carico sia della persona che della famiglia.
Prove di vita indipendente : Vogliamo continuare a svolgere i week e le settimane di autonomia, permettere ai nostri ragazzi di continuare a sperimentare il distacco dai propri genitori, avere sempre più delle relazioni con l’esterno volte a garantire la piena inclusione delle persone con disabilità anche nell’ambito del tempo libero e del divertimento.
Sviluppare dei protocolli di intesa tra servizi-famiglie-enti pubblici : La creazione di gruppi appartamento è una valida alternativa al modello della riabilitazione a vita, ma per farlo serve un accordo tra tutti gli interlocutori interessati, quindi famiglie, cooperative che offrono servizi in forma di privato sociale ed enti pubblici che tali servizi finanziano. Servono dei protocolli di intesa, dei percorsi per creare e rendere sostenibili tali percorsi, utilizzando le risorse che sono già presenti, ma volgendo lo sguardo verso il futuro.
Costruire letteratura: Trasformare il blog “Casetta 31” in una vera e propria rivista web sull’housing, quale punto di riferimento sul tema per famiglie e cittadini, piattaforma di scambio per enti pubblici e privato sociale che sono interessati a dare il proprio contributo al modello della convivenza.
Progettazione e ricerca intervento: Il modello dalla convivenza per le persone con disabilità va promosso, continuando a metterlo a punto, ma volgendo lo sguardo a  progetti di ricerca-intervento. Ci proponiamo come strumento collaborativo per enti pubblici e famiglie per progetti innovativi e sperimentali.

 

Perché un crowdfunding?

Dal 2017 al 2019 il progetto è stato sostenuto con l’8×1000 della Tavola Valdese, con donazioni private, con il 5×1000 di YAS, con contributi mensili delle famiglie e con altre iniziative sociali dell’associazione. Nel 2020, purtroppo, ci ritroviamo privi di finanziamenti per l’abitare e con fondi propri insufficienti. Siamo alla ricerca del budget necessario per mantenere Casetta 31 in funzione, garantendo il supporto di una equipe multidisciplinare di educatori, operatori, psicologi, per almeno dieci settimane di autonomia per 8 ragazzi e  almeno venti weekend per 10 ragazzi.

I soci sono tutti volontari e abbiamo rinunciato da sempre a qualsiasi tipo di rimborso spese o benefits. Ma non basta. Sostituirsi ai servizi pubblici non è sostenibile. Al momento stiamo cercando di accedere ai fondi per il “Dopo di Noi” stanziati dalla legge n.112/2016. Ci interessa in altri termini continuare a sviluppare la nostra competenza e iniziare a offrire servizi sempre più strutturati. Ma i tempi per questo non sono certi e l’idea di fermarci per poi forse ricominciare non ci piace. Non intendiamo mandare sprecato tutto il lavoro fatto e il know how maturato, che invece vogliamo condividere, come già abbiamo iniziato a fare con il blog Casetta 31 consultabile in una sezione del nostro sito web . Pensiamo che il nostro punto di vista di genitori sul tema sia interessante e che per far funzionare le cose serva che tale punto di vista sia valorizzato. Un contributo anche piccolo di altri amici speciali ci consentirà di continuare il programma in corso e di perfezionare il modello abitativo, che sarà esportabile e a beneficio di tutta la collettività.

 

Chi siamo?

La nostra storia: L’associazione Ylenia e Gli Amici Speciali – YAS – nasce nel 2007 da un gruppo di genitori con figli con disabilità intellettiva, con il fine di garantire loro dignità e  una qualità della vita presente e futura. I nostri figli hanno disabilità intellettive medio gravi e per questo ci battiamo per il loro futuro, che pensiamo possa essere difficile. Il nostro motto è ” Le persone con disabilità possono essere risorse. Basta volerlo! ” Pensiamo sia vero. Promuoviamo l’autonomia e l’indipendenza delle persone con disabilità, in particolare di quelle non autosufficienti con problemi cognitivi e sosteneniamo da tempo progetti di residenzialità in autonomia e integrazione lavorativa. Nell’associazione YAS oltre a noi genitori ci son tantissime persone amiche, professionisti che ci stanno aiutando a crescere. Siamo una squadra di psicologi, psicoterapeuti, educatori, fotografi, chef e volontari che lavorano insieme per costruire sistemi di convivenza per i ragazzi con disabilità, anche in vista di quando i loro genitori non ci saranno più. Pensiamo che l a qualità della vita dipenda soprattutto dalla qualità dei rapporti. Per questo più l’associazione diventa grande, più questa sarà una risorsa per i nostri ragazzi.

Inserimento lavorativo : Nel marzo 2019 abbiamo avviato Mastri Biscottai Crescono , un progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo tramite la Regione Lazio, nell’ambito del quale stiamo sperimentando una formazione on the job in vista di una start up di un “biscottificio per cani”. Vogliamo produrre biscotti premio di alta qualità e, più in generale, vogliamo costituire una cooperativa sociale in cui le persone con disabilità possano lavorare in gruppo e offrire vari servizi alle imprese, super

ando così la logica dell’assistenzialismo. Speriamo che questo ci permetterà di trattare un altro importante dilemma: permettere alle persone con disabilità di stare nei contesti produttivi e lavorare e non stare solo nei contesti riabilitativi. Numerosi sono i parter della nostra associazione, tra cui enti pubblici e associazioni di professionisti che ci fanno sperare in un una riuscita del progetto, tra cui l’ associazione Pomerium Onlus , un’associazione di psicologi esperti nella progettazione e gestione dei servizi e l’ associazione di volontariato Con Gli Altri , esperta in formazione e servizi per la ristorazione.

Teatro: Da cinque anni abbiamo avviato laboratori sperimentali di arte e teatro culminati con la nascita di una piccola compagnia di teatro “La Compagnia instabile de Gli Amici Speciali”. Dal 2015 in partnership con l’associazione Con Gli Altri abbiamo realizzato il corso di formazione “educazione alimentare”, che ha dato luogo poi ai corsi di cucina e alle diverse edizioni della Fattoria Didattica itinerante, con integrazione del territorio e attività occupazionale dei ragazzi dell’associazione.

Iniziative passate: Sul piano del volontariato dei diritti: Nel 2014/2015 YAS è stata promotrice del movimento Coordinamento disabili ISEE no grazie e del Coordinamento disabili Job ACT no grazie. Ha partecipato  a diverse Petizioni nei confronti della Regione Lazio e del Comune di Roma per l’esigibilità di diritti delle persone con disabilità (integrazione socio-sanitaria, centri diurni, trasporto, legge 112/2016 “dopo di noi”).

 

Grazie!
Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti voi per non interrompere il progetto di autonomia residenziale e non fare disperdere i progressi fatti dai ragazzi finora! Il vostro contributo, piccolo o grande che sia, ci darà la speranza di credere nel futuro. Grazie da parte di tutti noi: Constanza, Federica, Giulia P, Giulia B, Ilaria, Monica, Francesca, Martina, Vanessa, Giorgia, Eugenio, Alessandro, Marco A, Luca, Daniele, Tommaso, Andrea, Davide, MarcoP, Marco P,Valerio C, Valerio G, Edoardo!!

Se vuoi conoscerci un pò di più puoi:
– guardare i nostri “vecchi” video: Playlist cosa facciamo in casetta;
– visitare il nostro blog: yleniaegliamicispeciali.org/casetta31;
– seguire il progetto Mastri Biscottai per l’inserimento lavorativo;
– vedere il Servizio di TV2000 sul progetto.

 

Immagine raffigurante tre paia di scarpe vicino lo zerbino della casetta, con su scritto: "Casetta 31. Qui l'autonomia è di casa".

 

 

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